Le donne della Targa
Elisabeth moglie di un ricco banchiere praghese, Vincent Junek, sportivo e con la fama di buon pilota, non si poteva pensare che fosse una guidatrice di automobili, era una donna bassina e minuta come narrano le cronache del tempo. Il suo sguardo era dolce e delicato e nulla faceva presumere che avesse tanta grinta in corpo da affrontare le strade tortuose e polverose della Targa. Ma appena entrava nell’abitacolo dell’auto rivelava un coraggio indomabile e una forte volontà.
Aveva una bella guida e correva con la testa, inoltre portava cuffia e occhialini. La prima volta corse alle Madonie nel 1927, con il marito. Guidava una Bugatti 2000. Non ebbe quell’anno molta fortuna, lottò con piloti del calibro di Materassi, Minoia e Conelli. Ma purtroppo si ruppe la scatola di ingranaggio dello sterzo e non ci fu nulla da fare.
L’anno dopo nel 1928 tornò alla Targa come pilota ufficiale della Bugatti, insieme a Divo, Nuvolari, Brilli Peri, Conelli e Chiron. La Junek porto con se tre macchine, una 2300 8 cilindri sovralimentata un muletto uguale all’originale, e una vettura turismo per gli allenamenti. Era preparatissima e pronta ad affrontare le Madonie. Tenne testa a Campari eccitando il pubblico e dando prova di un’abilità fuori dal comune.
Le cronache dell’epoca descrivono Campari allora molto nervoso per le prestazioni della Junek. Poi alla fine, dopo una serie di lotte eccitanti in testa, la Junek arrivò quinta assoluta, principalmente per la stanchezza e la tortuosità del circuito , che provava fisicamente i piloti.
Vincenzo Florio alla fine della corsa ebbe a complimentarsi con lei e a designarla come vincitrice morale della corsa.
Partecipò alla Targa Florio nel 1928 , bionda, slanciata di origini nobili, si narra fosse una contessa, particolarmente, tenuta in grande considerazione da Ettore Bugatti. Anche lei, ottima guidatrice, arrivò con la ferma intenzione di dare spettacolo.
Fece una partenza slanciata, ma su una curva a ferro di cavallo nei pressi di Polizzi , Margot, arrivò lunga e perse parecchio tempo nel riprendere la posizione di marcia. A seguito di ciò, arrivò molto attardata.
Partecipò alla 19° Edizione della Targa Florio al volante di una Bugatti, di sua proprietà. Si classificò quarta nella sua categoria, dopo essere stata per due giri in testa alla corsa .
Partecipò alla Targa del 1955 quando la gara venne inserita nel calendario quale prova valida per il campionato mondiale sport.Cominciò per la Targa un periodo molto brillante. Quell’anno Maria Teresa De Filippis, bergamasca, partecipò e diede prova di grande abilità di guida insieme al Siciliano, Principe Starrabba di Giardinelli. La De Filippis vinse inoltre, una gara in salita: ”la Nicolosi Etna”. In Sicilia partecipò ad altre edizioni denominate: “Giro di Sicilia” sempre al volante di Maserati. Aveva doti spiccate di grande scalatrice. Negli anni 50, partecipò con la Maserati in coppia con Bellucci alla Targa, fu campionessa Italiana e dimostrò di essere la degna erede della Junek
Anche lei di nobili origini, era una contessa e partecipò ad una Targa Florio che fù avversata notevolmente dal maltempo.
La contessa D’Avanzo partecipò al volante d una Buick e come narrano le cronache dell’epoca, le strade erano ridotte ad un mare di fango. Quell’anno vinse Meregalli e Enzo Ferrari arrivò secondo.
Partecipò alla edizione della Targa Florio del 1957, disputata come gara di regolarità, in coppia con il celebre marito Piero al volante di una Lancia Appia. L’Equipaggio giunse secondo ed ottenne un buon piazzamento. La Taruffi dimostrò buone doti di guida e soprattutto forza fisica.
Partecipò alla Targa del 1971, con una Opel GT, categoria da 1600 a 2000 cmc. In coppia con la francese Marie Claude Beaumont.
Dimostrò buone doti di guida, aveva al suo attivo una partecipazione alla 16° Temporada Argentina nel 1967 con una Tecno T.F. 66. Inoltre partecipò a varie corse in campo nazionale.
Si è stabilità in Sicilia, sposando un altro veterano siciliano della Targa: ” Erasmo Bologna”.
Anche Lei di nobili origini, partecipò alla Targa Florio nell’anno 1958, anno in cui si cercava di ricostruire l’automobilismo in Sicilia. Denotò grande coraggio e passione.
Partecipò alla Targa del 1963, quando la Targa acquisì la validità per il mondiale prototipi, quando le Porsche la facevano da padrone.
Beckers Cristhine
Ha partecipato alla 55° Targa Florio, nel 1971, per la precisione quella vinta daVaccarella in coppia con Hezemans sull’Alfa Romeo 33-3. La Beckers in coppia con Bonomelli con la Porsche 2400, nei pochi giorni di allenamento, aveva girato bene, anche se a 20 secondi dallo stesso Bonomelli. Purtroppo, appena salita in macchina, ha dovuto fermarsi dopo pochi chilometri, con una tubazione dell’olio rotta.
Ricordiamo, inoltre:
Anno 1971 – Giusy Gagliano
Anno 1972 – Marie Claude Beaumont
Anno 1976 – Anna Cambiaghi
Anno 1977 – Serena Pittoni
Lella Lombardi (vincitrice di una Coppa Florio nel 79 sul circuito di Pergusa in coppia con Grimaldi)
Carla Bresciani – Alain Simone – Rosalba Solda