Ieri due novembre di questo fatidico anno ci ha lasciati Mauro Forghieri, aveva 87 anni.L’anno scorso nel momento in cui aveva compiuto 86 anni, il direttore del Museo della Targa Florio a Collesano, Sign. Michele Gargano figlio dell’indimenticabile Giacinto, in provincia di Palermo , ci aveva regalato la possibilità di rivederlo dopo tantissimo tempo ,dal 1972 per la precisione . Ospite presso il bellissimo Museo della Targa Florio.Una giornata indimenticabile, intrisa di tanti bei ricordi e tante rievocazioni ricordate da Mauro e dalla sua viva voce,vissute qui in Sicilia . Oggi ad un anno esatto dobbiamo registrare la sua scomparsa , notizia che ci rattrista tantissimo per noi tifosi Ferraristi di quegli anni .
Mauro Forghieri figlio di umili origini suo padre era un abile tornitore aveva lavorato all’Ansaldo e poi in Ferrari e la madre Afra Gori una casalinga. Mauro proveniva da una famiglia carica di grandi valori che ne formò tantissimo il suo carattere all’apparenza spigoloso ma pieno di grande umanità. Studiò , si laureo in ingegneria meccanica all’Università di Bologna. Si vide subito che era un genio da ciò che produsse la sua collaborazione a Maranello .Memorabili i suoi scontri con Enzo Ferrari, ma poi tutto tornava alla normalità come se nulla fosse accaduto.La sua carriera fu un crescendo continuo di successi e insuccessi.
Nel 1959 fu assunto alla Ferrari contemporaneamente a Giampaolo Dallara altro geniaccio Italico .Nel 1961 con il licenziamento di Carlo Chiti e il passaggio di Dallara alla Maserati fu chiamato da Enzo Ferrari come responsabile del reparto Tecnico,dedicandosi alla Formula uno e ai prototipi. Arrivo in F1 con la Ferrari 156 di Jon Surtees e nel 1963 con piloti di grande spessore a cominciare da Bandini,Scarfiotti,Parkes ,Vaccarella ,Lauda e Schechther, Villeneuve, Reutmann.Regazzoni e tanti altri mostri sacri del volante.
Nel 1967 Mauro Forghieri venne in Sicilia con il Team Ferrari che guidava dai box . Il Team Ferrari portò a Cerda la Ferrari512 prototipo stupendo ma non adatto al circuito delle Madonie, guidava il mitico prof. Nino Vaccarella che poi trionferà in tanti circuiti mondiali oltre che alla Targa. Nel 1968 introdusse in F1 i primi alettoni destinati a rivoluzionare le vetture da corsa. Negli anni 70 progettò le fortunate vetture della serie 312T ,T2 e T4 con cambio trasversale azionate da un 12 cilindri piatto che tra il 1975 e il 1979 portarono 4 campionati del Mondo Costruttorie tre titoli piloti con Niky Lauda e Jody Schechter.
Agli inizi degli anni 80 introdusse in Ferrari i motori turbo progettando la serie 126 CK-C2-c3-C4 con la quale si aggiudicò il mondiale costruttori.Nel 1984 rassegnò le dimissionidedicandosi alla progettazione di alcuni prototipi.Fece esperienze in Lamborghini e Bugatti insieme a Franco Antoniazzi e Sergio Lugli.
Ma nel 1972 ci fu l’apoteosi in Sicilia alla Targa Florio, lo ricordiamo come il creatore della Ferrari 312 P una barchetta realizzata attorno a un potentissimo 12 cilindri boxer ideato sempre dal suo genio .A Palermo quell’anno la Ferrari 312 P anche se non adatta a quelle strade, partecipò alla Targa Florio edizione valida per il campionato del Mondo Marche con alla guida Arturo Merzario e Sandro Munari che vinsero alla grande. Il Genio Forghieri vinse pure lui ed ebbe ragione.
Una vittoria alla Targa per Forghieri, era una garanzia di successo mondiale e cosi fu quando venne ricordata nel tempo.Fu un trionfo di pubblico e di piloti.
Memorabile l’inseguimento dell’Alfa Romeo di Marko guidata dai box dall’altro genio ex Ferrari Ing. Carlo Chiti ,alla Ferrari 312 di Merzario.
Un trionfo rosso in un tripudio di pubblico.
Lo ricorderemo sempre con grande affetto , l’aspetto burbero ma un cuore immenso. Anche Lui ha segnato la nostra giovinezza e i nostri desideri.Il suo palmares la dice tutta vogliamo ricordarlo:
54 Gran Premi vinti
4 titoli mondiali
7 Mondiali costruttori
1 Campionato Mondiale Marche
1 Campionato Europeo della montagna