Francesco Liberto detto Ciccio, nasce a Cefalù in provincia di Palermo il 19 febbraio del 1936. Comincia a lavorare in tenera età presso la bottega dello zio, come ciabattino.Ha una passione per lo sport automobilistico, in particolare per la mitica Targa Florio. In occasione di questa mitica gara, conosce molti piloti e non immagina neanche lontanamente che quella corsa avrebbe rappresentato l’occasione della sua vita.
Ciccio, come tutti i siciliani d’ingegno, durante una Targa, presso il ristorante “Eukaliptus” a Cefalù, si trova in compagnia dei piloti Ignazio Giunti e Nanni Galli. Quest’ultimo insieme a Geky Russo, chiede a Ciccio di fargli un paio di scarpe da competizione con particolari caratteristiche tecniche: leggere, morbide e con una suola sottile da trasmettere sensibilità al piede.
Ciccio non perse tempo e approntò un paio di scarpe da competizione. Era il 1965. Le scarpe ebbero un risultato ottimo e da allora tutti i piloti più famosi passati da Palermo, in occasione della Targa e non, da Vic Elford a Clay Ragazzoni, Laffitte, Arnoux, Tambay, Ickx, oltre che il Professore (Ninni Vaccarella), hanno calzato le sue “scarpe”. Fino a qualche tempo fa è stato il fornitore ufficiale della Ferrari. Oggi non fornisce più il Team di Maranello, ma le sue scarpe sono esposte in quattro musei: quello della Ferrari, quello dei Fratelli Rossetti, a Milano, il Museo Romans in Francia e il Deutsches Museum in Germania.
I modelli più belli, sono quelli dipinti da Franco Cheli, l’artista che insegna all’Accademia di Brera di Milano che ha dipinto le tomaie preparate da Ciccio e che a tal proposito, ha organizzato una mostra denominata “Ciccio e gli Amici di Brera.
Oltre ai tanti ricordi, quello che resta è la sapienza immensa dell’artigiano che dal nulla ha saputo creare la sua fortuna.
Oggi le richieste continuano a pervenire a Ciccio numerose e da tutte le parti del mondo, ma Lui è rimasto sempre quel personaggio semplice e schietto che abbiamo conosciuto trent’anni fa.