I Ricordi nei magici tornanti della Nicolosi –Etna
Ripercorriamo la storia di questa avvincente gara alle falde del vulcano :La Nicolosi-Etna” è stata una delle corsa in salita molto antica , che ha visto sfrecciare vetture e piloti di primissimo piano. Una vittoria conseguita alle falde del vulcano, poteva considerarsi un trionfo da mettere in bacheca, considerato l’alto grado di impegno e la concorrenza di grandi piloti.
Gli ottant’anni festeggiati ultimamente e le più di quaranta edizioni disputate , hanno caratterizzato la sua gloriosa tradizione .E’ molto difficile trovare negli annali di altre manifestazioni su strada , il nome del primo vincitore , ma dopo varie ricerche è stato appurato che il primo vincitore di questa corsa prestigiosa corsa in salita , fu Salvatore Ignoto su una vettura che prendeva il nome di :”Ceirano”, sconosciuta ai più.
La corsa Catanese fu organizzata per la prima volta l’8 giugno del 1924, dall’Unione Sportiva Catanese. Il percorso era il seguente: si partiva da Piazza Duomo e si passava attraverso il quartiere di Barriera attraversando S.Agali Battiati, S.Giovanni la Punta , Viagrande e Fleri fino a Zafferana Etnea per un totale di 24 Kilometri con un dislivello di 587 mt. La prima edizione ebbe un numero di partecipanti per quel tempo, notevole. Fra i partenti vi erano sedici concorrenti molto agguerriti , ma la vittoria andò come detto a Salvatore Ignoto su Ceirano., costruita nel lontano 1898 da Giovanni Battista Ceirano, costruttore di biciclette.
La vettura battezzata Welleyes di 663 cmc due marce avanti, con trasmissione a cinghia, raggiungeva una velocità di 40 Km. orari .Fra i piloti che componevano la squadra Ceirano, vi erano Vincenzo Lancia e il mitico Felice Nazzaro.Per sopravvenuti problemi di natura logistica , per un certo periodo la corsa non si disputò. Si riprese nel 1931 e in questa edizione il successo andò ad Alfio Parlato , su una Alfa Romeo 1750, che sbaragliò la concorrenza. Nel 1939 si disputò la terza edizione nella quale vinse il Marchese Lotario Rangoni Macchiavelli di Modena., pilota solido, nobile e molto ricco.
Enzo Ferrari nel 1940 gli affidò una delle sue vetture 815 ufficiali (la prima vettura con il marchio del cavallino rampante) alla Mille Miglia , l’altra vettura era per Alberto Ascari .Lotario Rangoni Macchiavelli , mori in guerra abbattuto da un aereo nemico. Proprio in questa edizione il percorso che transitava per Nicolosi ,si concludeva presso la casa cantoniera , alle falde dell’Etna.La guerra purtroppo frenerà questa attività sportiva e soprattutto farà franare parecchi patrimoni a danno di altri.
Si riprende a correre con i pochi mezzi a disposizione nel 1947, la voglia dei Catanesi e degli abitanti dei paesi limitrofi, Nicolosi compresa , era tanta, lo si vedeva dagli spettatori presenti nel percorso.
Vinse quell’edizione Giovanni Rocco a bordo di una Alfa Romeo 2.3 coprendo i trentatre kilometri del percorso , parecchio sterrato e con il bitume che non aveva fatto il suo ingresso sulle strade.
Nel 1948 l’Edizione della Nicolosi-Etna fu vinta da Luigi Bellucci a bordo di una Lancia 1.5 coprendo lo stesso percorso.
Nel 1950 l’Italia cominciava a dare i piccoli segni di ripresa , anche se il cammino sarebbe stato molto lungo. In quell’epoca data la concomitanza della prestigiosa Targa Florio , venivano a disputare la corsa in salita nel Catanese parecchi drivers di grande livello tecnico. Proprio uno di questi, Giovanni Bracco, vincitore di una Mille Miglia, si volle cimentare nella corsa Nicolosi-Etna , a bordo di una Ferrari .Bracco non trovò ostacoli di nessun tipo , sbaraglio il campo alla grande e vinse l’edizione 1950 senza ostacoli di sorta.
Le edizioni della popolare corsa in salita 1951 e 1952 ,vide trionfare sulle polverose strade che conducevano sul vulcano passando da Nicolosi, Piero Scotti a bordo di una Ferrari 4100, che entusiasmò non poco i tanti presenti lungo il percorso.
Nel 1953 trionfò il grande Eugenio Castellotti che si affermerà su un percorso di 33 Kilometri in 19’13”3, a bordo di una Lancia 3000 , in seguito il pilota si aggiudicherà una edizione della Targa Florio a Palermo con una Ferrari ufficiale.
Nel 1954 un altro mitico personaggio percorre le strade dell’Etna : Piero Taruffi , il quale a bordo di una Lancia 3000 compie delle mirabile lungo il percorso , stabilendo parecchi record.
Nel 1955 è la volta di Maria Teresa De Filippis una delle prime donne al volante di una vettura da competizione, che iscrive il suo nome nell’albo delle vittorie della celebre corsa in salita a bordo di una Maserati.
Nel 1959 un altro pilota di valore mondiale, Ninni Vaccarella , si aggiudica a bordo di una Cooper Maserati l’edizione della corsa Nicolosi-Etna. La vettura adottava per quell’epoca delle innovazioni tecniche di grande pregio: la trazione posteriore e i freni a disco anteriori.La vettura sale i tornanti fino a Nicolosi a tempo di record, frantumando quelli stabiliti nell’anno precedente da Piero Taruffi.
Proprio quell’anno Vaccarella viene segnalato a Enzo Ferrari che lo utilizzerà per parecchi anni a bordo delle mitiche Ferrari, dove conseguirà molte vittorie.
Si riprende nel 1961 con le vittorie di Mennato –Boffa a bordo di una Maserati che ottiene una ottima vittoria , dando prova di grande tecnica, lo vedremo duettare in seguito con Starrabba di Giardinelli, nella categoria Sport.
Nel 1962 iscrive il suo nome alla “Nicolosa –Etna” , Edoardo Govoni , che migliorò di due secondi il record del percorso .
Nel 1964 si riprende a correre ed è la volta di Enrico Lualdi che si aggiudicherà la corsa a bordo di una Ferrari.
Nel 1969 per motivi di sicurezza la partenza della corsa venne spostata a Nicolosi sulla distanza di 18 kilometri e assunse il nome di :”corsa dell’Etna”.
Dal 1973 al 1979 la corsa in salita, per motivi di sicurezza venne spostata sul circuito di Pergusa , in quanto la Commissione di vigilanza non concesse l’autorizzazione alla manifestazione.
Nel 1980 Italo Cultrera , Presidente della Scuderia Etna , in collaborazione con la Catania Corse e la Puntese Corse , riuscì dopo non poche difficoltà a riportare la gara nel suo ambiente naturale .
Si partiva da Piano Bottara su una distanza di 10 kilometri e 200 metri.
L’edizione del 1981 , definita da tutti gli addetti ai lavori ,la più interessante , vide la vittoria di Enrico Grimaldi su una Osella PA9 .Grimaldi diventerà il capofila di una serie di vittorie negli anni a seguire.
Dopo alcune vicissitudini per il percorso dovute all’eruzione dell’Etna e l’esasperante lentezza per la ricostruzione del percorso che vanificano gli sforzi degli organizzatori, la corsa subisce uno stop per ben tredici anni. Nel 1992 grazie agli sforzi dell’allora Presidente della Provincia Regionale , Nello Musumeci si riapre il percorso con una variante: la corsa in salita si disputa su un percorso di cinque kilometri, partendo da Nicolosi fino al bivio S.Leo. Quell’anno data la fame di automobilismo dopo la lunga stasi , è un successo di pubblico mai visto .Si registra inoltre quell’anno la presenza sul percorso di cinquantamila spettatori, un record mai visto.
Dall’Aprile 2003 il percorso verrà allungato da cinque a dieci kilometri, modificando le restrizioni del parco dell’Etna , per cui la gara potrà avere il suo epilogo fino a Piano Bottara.
Qualche anno fa la corsa riprese il percorso tradizionale , tornando alla vecchia denominazione: Catania-Etna, con Nicolosi al centro del percorso.
Poi la gara continuò grazie agli sforzi della Provincia, l’Aci e il Comune di Nicolosi, che detiene da tempo una grande tradizione motoristica , grazie anche all’avvento da un paio d’anni di una prestigiosa Scuderia denominata :”Targa Florio” grazie al suo Presidente Michele Miano, il quale ha portato in scuderia piloti del calibro di Mimmo Schiattarella pilota nel giro Ferrari oltre che pilota di livello internazionale, Francesco la Mazza, pilota di vetture Gran Turismo, oltre ai vari Andrea Sellani e a tanti altri piloti emergenti del comprensorio catanese e di Nicolosi in particolare.L’entusiasmo è stato a mille cosa che si notava nelle inaugurazioni degli anni sociali della Scuderia. Dopo l’incidente mortale che purtroppo coinvolse qualche anno fa uno spettatore, la gara non ha avuto più un seguito.
La crisi che ha coinvolto i Comuni e la riforma della Provincia Regionale oltre a quella mondiale che coinvolge il mondo del lavoro e le attività, hanno dato un colpo a uno spettacolo che ogni estate coinvolgeva migliaia e migliaia di sportivi.
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