Nino Vaccarella il mito dei Collesanesi
Nino Vaccarella è il mito della Targa Florio , quando si parla di Vaccarella vengono subito a mente tanti bei ricordi che ci hanno accompagnato nella nostra giovinezza .
Collesano è stata per lui la sua seconda patria .
Nino Vaccarella è stato un pilota di temperamento,apparentemente calmop e compassato si avvertiva in Lui il fuoco della passione sportiva che poi era il fuoco della sua terra d’origine.Per chi ha avuto la fortuna di ammirare il suo stile di guida e il suo temperamento in corsa, era inimitabile.
Il Percorso nelle Madonie ne esaltava le doti di stradista e bisognava che incontrasse improvvise difficoltà per non risultare al traguardo primo o fra i primi.
Vaccarella ha conseguito grandi vittorie in particolare nel settore Sport e Prototipi a cavallo tra gli anni sessanta e settanta.
Enzo Ferrari nel suo libro :”Piloti che gente” ne esaltò le sue grandi doti.Poche frasi impreziosite da due aggettivi che riassumono efficacecemente il valore di quest’asso del volante: Ottimo come pilota, “grandi” le sue vittorie e grande è stato il “Preside Volante” in Italia e nel mondo.
Nato a Palermo il quattro marzo del 1933 , appassionato d’auto e di motori fin da ragazzino ,comincia a correre alla fine del 1956 con una 1100 TV.
Dopo alcune gare nella classe Gran Turismo, consegue delle belle e meritate vittorie che lo pongono all’attenzione della stampa specializzata di settore.
Passa nel 1959 alla categoria sport e gareggia con una Maserati ottenendo delle belle performance.
Come non ricordare la sua partecipazione alla Targa Florio con una Maserati Birdcage ,dove gareggiava l’olimpo dei piloti di Formula uno dell’epoca.
Il periodo d’oro di Vaccarella comincia a partire dagli anni sessanta quando, diventato pilota ufficiale della Ferrari,si afferma nelle più importanti gare di categoria sport.
In quegli anni vince la prestigiosa 24 ore di Le Mans contro lo squadrone Porsche che schierava le mitiche 917, trionfa nella 12 ore di Sebring su un circuito ricavato da un vecchio aeroporto dismesso, e trionfa anche nella 1000 Km del Nurbugring un saliscendi di strade che rendevano la corsa irta di pericoli e roba da piloti con la lettera maiuscola dove contava il fegato e il coraggio. Esisteva il binomio pilota-auto ma il pilota era al centro del discorso,il suo apporto e quindi la sua classe, era determinante.
Nel 1965 Vaccarella trionfa alla sua prima Targa Florio in coppia con il compianto Lorenzo Bandini, morto qualche tempo dopo a Montecarlo.
Alla leggendaria Targa Florio ripeterà le sue vittorie nel 1971 con l’Alfa Romeo 33 in coppia Hezemans e nel 1975 sempre a bordo dell’Alfa Romeo 33tt3 creatura plasmata dal mitico Ing Chiti dell’Autodelta.In entrambe le occasioni, Vaccarella guidò da grande campione qual’era, sbaragliando le Porsche di Elford ,Siffert e Schultz e le Ferrari che venivano a correre sulle Madonie esclusivamente per vincere
Si cimenta anche in Formula Uno con la Ferrari.Disputa nove Gran Premi esordendo nel 1961 nel Gran Premio di Monza a bordo di una De Tommaso,Nel 1962 corre il Gran Premio di Germania a bordo di una Porsche, nel 1962 corre il Gran Premio d’Italia a bordo di una Lotus, e nel 1965 corre a Monza a bordo di una Ferrari .
Abbandona le corse nel 1975 dopo quasi un ventennio di attività agonistica ad alto livello.
Il suo nome è legato alla mitica Targa Florio e ai Collesanesi uno in particolare diventato in seguito suo carissimo amico: “Totò Giorgi” che prestava serviziocome guardia Municipale presso il locale Municipio.Il pilota Siciliano ebbe modo di conoscerlo proprio quando in occasione di una Targa Florio, usci di strada proprio all’ingresso di Collesano per salutare i tifosi di Collesano, una svista millimetrica lo fece sbandare e lo fece sbattere con il posteriore della sua Ferrari 512.”Il Preside Volante”dopo attimi di naturale contrarietà per l’accaduto, ebbe modo nel tempo di apprezzare i Collesanesi e Totò Giorgi, che in seguito ne diverrà l’amico più caro del “Professore”, e il suo primo tifoso più sfegatato di sempre.A questo proposito gli abitanti del ridente paese Madonita , istallarono all’ingresso del paese un cartello con la scritta “Vaccarella attento” ogni qualvolta passava in occasione della corsa..
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